La nascita della Casa Accoglienza Anziani
Nel 1992 il parroco di Comeana Don Antonio Sernesi aveva a sua disposizione una certa somma di denaro e cominciò a pensare di investirla in un’opera di utilità sociale.
Raccontò l’idea alla sorella Hamidiè che viveva insieme a lui, dopo un po’ di tempo e di lunghe riflessioni decisero di dare inizio al loro progetto.
L’idea predominante del nostro parroco era quella di costruire una casa di riposo per anziani e persone bisognose del nostro paese.
Dopo molte perplessità, la sorella volle appoggiare in pieno l’idea del fratello vendendo tutto l’oro di cui era in possesso e che per lei aveva un gran valore affettivo per aggiungere il ricavato alla somma già disponibile.
Durante una cena, il parroco parlò casualmente con una persona competente in costruzioni edili che prese in considerazione la sua idea e insieme iniziarono a progettare la casa di riposo; dopo un po’ di tempo, forse per mancanza di fiducia o di volontà di questa persona, il progetto non progrediva.
Il parroco rimase solo davanti al problema ma la sua tenacia lo aiutò ad andare avanti nel suo intento e si rivolse ad un imprenditore di sua fiducia affidandogli le sorti del progetto.
Dopo un’attenta analisi da parte dell’imprenditore si accorsero che i soldi accumulati non erano sufficienti e decisero di fare una permuta di una casa donata al priore da una ricca signora benefattrice del paese.
Iniziarono così i lavori e nel settembre 1993 ci fu la benedizione del primo mattone da parte del vescovo di Pistoia, alla presenza delle autorità e della popolazione di Comeana.
Nel 1995 i lavori della casa di riposo cessarono e la struttura fu chiamata Casa Accoglienza Anziani.
Nel gennaio 1995 fu indetta un’assemblea aperta a tutta la popolazione del paese, per cercare persone capaci e valide per la gestione di tale struttura; venne fatta quindi una lista di volontari disponibili ed elette nove persone attraverso una votazione democratica.
Nacque così il consiglio di amministrazione di una associazione che fu costituita nel 1995.
Inizialmente il consiglio d’amministrazione valutò alcune ipotesi di gestione tra cui quella di affidare ad una cooperativa la struttura; quest’idea non ebbe buon esito poiché non furono trovati accordi ben precisi. Infine fu deciso di optare per l’autogestione, una strada più difficile ma che avrebbe dato maggiori soddisfazioni.
Fu deciso di assumere solamente donne disoccupate di Comeana, in modo da dare lavoro al piccolo paese.
Il 15 Gennaio 1996 fu aperta la Casa Accoglienza Anziani di Comeana, con 17 ospiti residenziali, come prevedeva la convenzione stipulata con la Asl 4 di Prato; gli ospiti erano 10 non autosufficienti e 7 autosufficienti e nel giugno dello stesso anno ci fu l’inaugurazione.
Successivamente la struttura fu sottoposta ad un ampliamento che permise di poter ospitare 31 ospiti residenziali e 9 diurni, e di dare lavoro ad altre donne del paese.
L’RSA è stata, da settembre 2023, ceduta a coop. Sarah e passata a finalità solidaristiche di attività sociale.